Negli ultimi mesi si è parlato molto di AdBlue e della relativa crisi produttiva connessa a questo prodotto.
Ma cos’è l’AdBlue?
Scopriamolo insieme in questo articolo e vediamo perché la sua carenza può provocare un severo blocco delle attività produttive del nostro paese.
Cos’è l’AdBlue
L’AdBlue è un additivo, chiamato anche DEF (ovvero Diesel Exaust Fluid), che viene immesso nel condotto di scarico del veicolo tramite l’apposito serbatoio.
Questo prodotto permette il funzionamento delle vetture diesel provviste di catalizzatore SCR (catalizzatore per la riduzione selettiva catalitica), un componente che riduce le emissioni di ossidi di azoto nell’atmosfera al fine di proteggere l’ambiente.
Quali vetture usano l’AdBlue
Lo SCR è utilizzato in particolar modo dai camion e dalle macchine agricole, nonché da tutte le macchine private che abbiano la certificazione Euro6: di conseguenza tutti i suddetti veicoli utilizzano il famoso additivo per gasolio AdBlue.
Composizione e funzione
Come è fatto l’AdBlue, e perché limita le emissioni di ossidi di azoto nell’aria?
L’AdBlue è un composto formato da urea tecnica e acqua.
L’urea tecnica rappresenta il 32.5% del composto.
Alla temperatura di 200° infatti l’urea entra in contatto col vapore acqueo e si trasforma in ammoniaca e anidride carbonica: è proprio questa reazione chimica che permette l’abbattimento della produzione di emissioni dannose nell’atmosfera.
Il contatto tra ammoniaca e ossidi di azoto dà vita a una reazione chimica dalla quale si formano azoto e acqua: è proprio quest’ultima fase della reazione che permette al veicolo di ridurre in maniera consistente la produzione di ossidi di azoto, dannosi per l’ambiente circostante.
Dove reperirlo
Il problema principale della mancanza di AdBlue sta nel fatto che molti veicoli devono utilizzare obbligatoriamente tale additivo e in assenza dello stesso rischiano di fermarsi almeno fino alla risoluzione della crisi in atto.
Online esistono shop dove cercare Adblue per il tuo veicolo: il settore seppure di nicchia ha dei player molto importanti come ad esempio la GreenChem che sin dall’inizio hanno puntato forte sulla produzione e distribuzione di questo fondamentale additivo.
Tipologie AdBlue
L’AdBlue per gasolio viene venduto sul mercato secondo varie forme e quantitativi, ecco le modalità più diffuse sul mercato:
- AdBlue sfuso;
- AdBlue fusto da 200 litri;
- tanica AdBlue da 10 litri;
- tanica AdBlue da 20 litri;
- cubo AdBlue da 1000 litri.
Nonostante la crisi e la scarsa presenza sul mercato dell’additivo, alcuni shop online riescono ancora a garantire l’approvvigionamento in tempi rapidi e a prezzi competitivi: per questo motivo vi consigliamo di fare una piccola ricerca sul web prima di gettate la spugna!
Cosa dice la legge
“Ma le macchine non potrebbero circolare senza AdBlue?”.
Se ti stai ponendo questa domanda, ti dobbiamo avvisare, la risposta non è positiva: la legge infatti obbliga le macchine ad avere nel serbatoio sempre una minima percentuale di AdBlue.
Per tutelare l’ambiente, infatti, il veicolo è costretto a restare fermo in quanto l’assenza di AdBlue non consente l’attivazione del catalizzatore SRC e i livelli di ossidi di azoto salirebbero alle stelle.
Per evitare dimenticanze esistono degli avvisi automatici che si attivano in caso di prossimo esaurimento dell’additivo per gasolio, in modo tale che il conducente possa effettuare il rifornimento il prima possibile: l’avviso si produce quando l’autonomia scende sotto la soglia dei 2.400 km e persiste fino al momento del rabbocco.
In media si possono percorrere circa 10000 km con un solo rabbocco.
Quale sarà il futuro dell’AdBlue?
La carenza di AdBlue provoca rischi importanti alla circolazione dei mezzi e del sistema produttivo: infatti se si verificasse lo stop molti veicoli non entrerebbero in azione, con conseguenze gravi per tutto il settore industriale e non solo.
Si stima che, qualora dovesse continuare la crisi dell’AdBlue, oltre un milione e mezzo di macchine sarebbero costrette a fermarsi.
L’AdBlue ormai scarseggia e il prezzo schizza alle stelle ogni giorno, la parola d’ordine è pazienza.
Proprio quella che ci vuole per trovare il giusto canale commerciale per l’acquisto sicuro e a prezzi competitivi.