Il mercato delle materie prime rappresenta, da sempre, un luogo in cui i risparmiatori affidano una parte dei propri risparmi. E in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, un numero crescente di risparmiatori sta incanalando una parte dei propri risparmi nel comparto ESG (Environment, Social and Governance). Per quanto ovvio, non tutte le materie prime sono identiche ed hanno le stesse dinamiche sui mercati.
Ricorrere all’acquisto di materie prime afferenti al mondo agricolo è totalmente differente rispetto al mondo dei metalli. Non è casuale, in tal senso, che l’oro venga considerato come il “bene rifugio” per eccellenza, quella materia prima alla quale volgere il proprio sguardo in fasi particolarmente incerte e volatili come quelle che stiamo vivendo attualmente.
L’asincronia tra l’andamento dei mercati azionari e la quotazione dell’argento
Il “metallo giallo”, però, non è l’unico che si è dimostrato resiliente nelle fasi anti-cicliche dei mercati. Ed oltre al platino, altra lussuosa materia prima, esiste un metallo che si sta dimostrando particolarmente resistente alla pandemia, regalando preziosi guadagni a chi ha deciso di investire una parte dei propri risparmi: l’argento.
Esso, infatti, ha una doppia valenza, essendo un metallo industriale e, al tempo stesso, prezioso. Questo fattore ha consentito all’argento di resistere nel corso degli anni: nonostante le inevitabili fasi in cui la domanda è calata, non si è mai assistito a richieste basse o nulle di questo metallo, considerato il suo impiego su larga scala (dalla produzione di batterie sino a quello dei gioielli, etc).
Un’altra peculiarità è la rarità, in quanto riscontra una certa difficoltà ad essere reperito rispetto ad altri metalli: è inevitabile, di conseguenza, che il suo valore si mantenga sempre apprezzabile, nonostante le inevitabili fasi di volatilità che, come qualsiasi altra materia prima o asset finanziario, deve sopportare.
Tendenzialmente, la quotazione dell’argento, indubbiamente più volatile rispetto all’oro, è in netta contrapposizione con quella dei mercati azionari: quando quest’ultimi tendono a scendere, il valore dell’argento cresce. La migliore testimonianza è fornita dai numeri. Da aprile 2020 ad oggi, periodo in cui la pandemia ha messo in difficoltà i listini, l’argento è cresciuto di oltre il 70%.
L’argento fisico: come reperirlo e tramutarlo, all’occorrenza, in denaro contante
Da inizio 2021, con i mercati in netta ripresa dopo l’annuncio della Pfizer relativo alla scoperta di un efficace vaccino anti-covid, i listini azionari sono tornati a salire, mentre il valore dell’argento è sceso di circa il 7%. Secondo alcuni analisti, però, oggi si sta assistendo ad una asincronia tra i valori dei listini borsistici e l’andamento dell’economia reale: un rintracciamento, quindi, potrebbe essere alle porte.
Qualora ciò si manifestasse, investire in argento potrebbe risultare uno strumento efficace per compensare l’andamento avverso dei mercati. Approcciare finanziariamente a questo metallo, così come avviene per tutte le altre materie prime, può avvenire in svariati modi, principalmente per il tramite del trading online: dai CFD ai Futures, passando dalle opzioni agli ETF.
La volatilità tipicamente mostrata da questo metallo, tuttavia, consiglia di utilizzarlo come elemento diversificatore all’interno di un portafoglio strutturato e ben diversificato: è consigliato, in tal senso, non superare la quota del 5% delle proprie risorse finanziarie. L’argento, per quanto ovvio, è disponibile anche fisicamente, tramite l’acquisto di lingotti e di beni di valore impreziositi dalla presenza di questo nobilissimo metallo.
Esso, oltretutto, può rivelarsi un ottimo strumento per poter essere tramutato, prontamente, in denaro contante. Ne sono consci i cittadini capitolini, che possono rivolgersi ad un compro argento, accessibile online anche alle persone residenti in tutte le altre località della nostra Penisola, e trasformare il proprio gioiello argentato in preziosa liquidità. Talvolta necessaria per far fronte a spese impreviste o, molto più semplicemente, per finanziare qualche sfizio da volersi regalare in un secondo momento.